L’inquinamento atmosferico e gli effetti del rischio ambientale sulla salute.

L’inquinamento atmosferico è il più grande rischio per la salute ambientale in Europa: di fatti, esso è causa di malattie cardiovascolari, respiratorie e malattie a carico di altri organi che, nei casi più gravi, porta a morti premature.

I dati pubblicati dall’AEA (Agenzia europea dell’ambiente) ci ricordano che, in Europa, l’inquinamento atmosferico rimane il principale problema per la salute legato all’ambiente: i soggetti più colpiti dalle conseguenze sanitarie di una cattiva qualità dell’aria sono le persone fisiologicamente più sensibili (i bambini, gli anziani, chi è affetto da malattie croniche, le donne in gravidanza, i nascituri), ma la qualità della vita di tutta la popolazione è compromessa.

La Commissione UE, già negli anni 2018-2019, aveva aperto procedimenti contro l’Italia per il superamento dei valori- limite di PM10 e biossido di azoto (NO2): d’altronde l’opinione pubblica è attenta alle questioni legate all’inquinamento atmosferico e i cittadini si aspettano che le autorità intervengano. In un recente sondaggio d’opinione sull’ambiente nell’UE, infatti, l’inquinamento atmosferico è stato indicato come il problema che suscita le maggiori preoccupazioni fra i cittadini subito dopo i cambiamenti climatici.

L’OMS spiega che la principale causa dell’inquinamento atmosferico – ovvero i combustibili fossili – offre anche il principale contributo all’avanzata dei cambiamenti climatici, anch’essi fonte di ampia preoccupazione per quanto riguarda non solo la salute del pianeta, ma anche la nostra: secondo le stime dell’OMS tra il 2030 e il 2050 si prevede che i cambiamenti climatici causeranno 250.000 ulteriori decessi all’anno, aumentando i casi di malnutrizione, malaria, diarrea e stress da calore.

Recenti studi affermano che almeno il 18 % di tutti i decessi per malattie cardiovascolari in Europa sia dovuto a fattori ambientali fondamentali, tra cui l’esposizione all’inquinamento atmosferico, a temperature estreme, al fumo passivo e al piombo.

La valutazione dell’AEA ‘Beating cardiovascular disease— the role of Europe’s environment’ (Sconfiggere le malattie cardiovascolari: il ruolo dell’ambiente in Europa) fornisce una panoramica delle prove sui determinanti ambientali delle malattie cardiovascolari in Europa e delle corrispondenti risposte politiche dell’UE.

Il 12 maggio 2021, la Commissione europea ha adottato il piano d’azione dell’UE: “Verso un inquinamento zero dell’aria, dell’acqua e del suolo” (e allegati) , uno dei risultati chiave del Green Deal europeo.

La visione dell’inquinamento zero per il 2050 prevede che l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo venga ridotto a livelli non più considerati dannosi per la salute e gli ecosistemi naturali e che si rispettino i limiti con cui il nostro pianeta può far fronte, creando così un ambiente privo di sostanze tossiche.

Per affrontare tutto questo è necessario mettere urgentemente in campo le necessarie misure per assorbire l’impatto di quei rischi climatici che ormai non possiamo più sperare di evitare, e quelle indispensabili per frenare l’ulteriore avanzata dei cambiamenti climatici.

Areafap Srl considera la salvaguardia ambientale come il proprio impegno prioritario: promuove il rispetto dell’ambiente individuando in esso un elemento qualificante e premiante per i suoi progetti.

Areafap Srl rimarca la necessità di ridurre le emissioni di polvere sottili per migliorare la qualità dell’aria del nostro pianeta, di ripristinare il funzionamento dei dispositivi antinquinamento e tutelare l’essere umano e l’ambiente. 

Per perseguire tale obiettivo Areafap Srl, avendo grande considerazione del creato e delle sue leggi, si impegna ad assicurare il rispetto della legislazione e delle normative applicabili e di conseguire un miglioramento continuo delle prestazioni ambientali, mirando sempre alla prevenzione dell’inquinamento.